Cosa fare?
Prendere delle piccole abitudini che ci guidino nell’osservazione del nostro percorso.
- a) ogni sera prendiamo l’abitudine di scrivere i fatti salienti della giornata, poi ripetiamoci che vogliamo ricordare quanto sogneremo, poi ogni mattina scriviamo quello che ricordiamo dei sogni fatti.
- b) se abbiamo un problema o una fobia chiediamo al nostro inconscio di spiegarci qual è la causa
- c) usiamo piccoli accorgimenti che ci aiutino a ricordare , per es. se stiamo per svegliarci, non muoviamoci ma cerchiamo di fermare delle immagini che poi ci aiuteranno a ricollegarci al resto, tenere carta e penna sul comodino, anche mentre si dorme si scrivano delle parole chiave. Il giorno dopo vi aiuteranno a ricostruire il tutto.
- d) non arrendersi facilmente, ma insistere anche se sembra che non ci riusciamo.
- e) Consultare i libri dei sogni per prendere contatto con la simbologia in generale. Dal confronto scaturirà la conoscenza dei significati. Col tempo sarà l'unico punto di mio riferimento.
- f) Tenere conto della sombologia:
Acqua – Fuoco – Terra – Aria
- g) Cercare di individuare il tipo di sogno:
insignificante - riflesso incondizionato - telepatico
chiaroveggenza - precognizione - regressione
- Poi confrontiamo i fatti sognati con quelli reali.
L'io onirico è la parte di noi che vive il sogno. A volte è il "primo attore", a volte è osservatore esterno, a volte ancora si identifica con altre persone o addirittura con oggetti inanimati.
Comprendere quali sono i modi di essere dell’io onirico, chi detesta e chi giudica, di cosa ha paura, verso chi è condiscendente, diventa allora un ottimo esercizio per verificare la realtà. dal confronto arriverete alla conoscenza del sé.
· Si vivono gli stessi giudizi e le stesse paure?
· Si tende a comportarsi nello stesso modo?
Ecco che il sogno diventa una sorta di “osservatorio” in cui l’analisi di quanto avviene, rimanda immediatamente ad analoghi atteggiamenti e tendenze nella vita del sognatore.
Seguire l’Io onirico vuol dire imparare a porsi domande molto precise:
· Cosa sta facendo l’io onirico?
· Quali sono le sue sensazioni?
· Quali sono le sue convinzioni?
· Con quali azioni si sente a suo agio?
· Come si comporta di fronte ad una situazione rischiosa?
· E di fronte al pericolo?
· Di cosa ha timore?
E ancora: confrontare sempre l’Io reale con l’ Io onirico aiuta:
il Processo di liberazione dai preconcetti, dalle fobie, dai condizionamenti ancestrali, dalla mancanza di coraggio
a rispondere alle domande : chi sono – cosa devo fare – dove voglio andare
Nel nostro inconscio e nel nostro mondo onirico è contenuta la totalità delle esperienze anche quelle che non ci permettiamo di vivere nella realtà: luce ed ombra, bene e male, ciò che ci piace e ciò che ci spaventa e quindi possiamo usare il sogno come una sorta di palestra in cui prendere consapevolezza dei nostri meccanismi interiori ed in cui allenare la nostra creatività rispetto alla vita.
Prendere delle piccole abitudini che ci guidino nell’osservazione del nostro percorso.
- a) ogni sera prendiamo l’abitudine di scrivere i fatti salienti della giornata, poi ripetiamoci che vogliamo ricordare quanto sogneremo, poi ogni mattina scriviamo quello che ricordiamo dei sogni fatti.
- b) se abbiamo un problema o una fobia chiediamo al nostro inconscio di spiegarci qual è la causa
- c) usiamo piccoli accorgimenti che ci aiutino a ricordare , per es. se stiamo per svegliarci, non muoviamoci ma cerchiamo di fermare delle immagini che poi ci aiuteranno a ricollegarci al resto, tenere carta e penna sul comodino, anche mentre si dorme si scrivano delle parole chiave. Il giorno dopo vi aiuteranno a ricostruire il tutto.
- d) non arrendersi facilmente, ma insistere anche se sembra che non ci riusciamo.
- e) Consultare i libri dei sogni per prendere contatto con la simbologia in generale. Dal confronto scaturirà la conoscenza dei significati. Col tempo sarà l'unico punto di mio riferimento.
- f) Tenere conto della sombologia:
Acqua – Fuoco – Terra – Aria
- g) Cercare di individuare il tipo di sogno:
insignificante - riflesso incondizionato - telepatico
chiaroveggenza - precognizione - regressione
- Poi confrontiamo i fatti sognati con quelli reali.
L'io onirico è la parte di noi che vive il sogno. A volte è il "primo attore", a volte è osservatore esterno, a volte ancora si identifica con altre persone o addirittura con oggetti inanimati.
Comprendere quali sono i modi di essere dell’io onirico, chi detesta e chi giudica, di cosa ha paura, verso chi è condiscendente, diventa allora un ottimo esercizio per verificare la realtà. dal confronto arriverete alla conoscenza del sé.
· Si vivono gli stessi giudizi e le stesse paure?
· Si tende a comportarsi nello stesso modo?
Ecco che il sogno diventa una sorta di “osservatorio” in cui l’analisi di quanto avviene, rimanda immediatamente ad analoghi atteggiamenti e tendenze nella vita del sognatore.
Seguire l’Io onirico vuol dire imparare a porsi domande molto precise:
· Cosa sta facendo l’io onirico?
· Quali sono le sue sensazioni?
· Quali sono le sue convinzioni?
· Con quali azioni si sente a suo agio?
· Come si comporta di fronte ad una situazione rischiosa?
· E di fronte al pericolo?
· Di cosa ha timore?
E ancora: confrontare sempre l’Io reale con l’ Io onirico aiuta:
il Processo di liberazione dai preconcetti, dalle fobie, dai condizionamenti ancestrali, dalla mancanza di coraggio
a rispondere alle domande : chi sono – cosa devo fare – dove voglio andare
Nel nostro inconscio e nel nostro mondo onirico è contenuta la totalità delle esperienze anche quelle che non ci permettiamo di vivere nella realtà: luce ed ombra, bene e male, ciò che ci piace e ciò che ci spaventa e quindi possiamo usare il sogno come una sorta di palestra in cui prendere consapevolezza dei nostri meccanismi interiori ed in cui allenare la nostra creatività rispetto alla vita.