LUIGI VICIDOMINI dice di se stesso:
..."nei miei quasi 57 anni di vita ho imparato tantissimo dagli altri, ho imparato a capire i sentimenti ed a rispettare ogni singola persona per le sue idee anche se contrastavano spudoratamente con le mie, ho sofferto tantissimo
per il mio sentirmi uomo già a sei o sette anni, ho vissuto nell'amore e ho dato amore.
Non imparerò mai ad odiare perché se così fosse non riuscirei più a scrivere d'amore...
A volte ho ricevuto cattiverie ed ho subito invidie...queste cose hanno rafforzato il mio essere. Altre volte sono stato duro con chi non lo meritava ed altre sono stato vittima di chi non mi doveva appartenere. Quanti sogni e quanti desideri, quante infusioni e quante defusioni, quante gioie e quanto felicità, quanto dolore e quanto soffrire...eppure ho vissuto e vivo, vivo per queste cose "...
Poeta, scrittore, disegnatore, in tutte le sue opere Luigi Vicidomini cerca d'esprimere i propri sentimenti. Ed è certamente la poesia, quella che si adatta meglio al bisogno di trasformare in parole il proprio vissuto e ciò che è la sua stessa essenza. Molti suoi componimenti sono dedicati alla donna ...alla donna che vive nei paesi assolati ...a quella che vive nel gelo...alla donna che lavora e si divide per poter dare il massimo di se anche nella vita privata....alla donna che non sa far si valere perché umile o timorosa di perdere quel poco che ha....
L'artista celebra la donna in tutti i suoi aspetti, si rivolge a quelle donne che sanno amare, capire, comprendere...a quelle che subiscono credendosi deboli, a quelle donne sfortunate che non hanno mai provato la dolcezza di una semplice carezza...
Nella sua poesia, intrisa d'amore, un posto d'onore spetta alla donna madre che Vicidomini ammira per il suo eterno sacrificarsi per chi ama. Il poeta canta la madre amorosa, quella che insegna l'amore ai figli, s'inchina davanti alla madre coraggio, capace di lottare con ogni mezzo contro ogni forma di violenza... mettendo a rischio anche la propria vita.
Dedica i suoi versi a quelle madri che in silenzio soffrono per un abbandono perdonando e continuando ad amare...
si commuove di fronte alle madri umili, quelle che non hanno voce ma che dal silenzio diventano orchestra di ogni emozione, capaci di dare la luce a chi si aspetta tenerezza e dolcezza, anche dal buio del loro vivere...
…“sentivo sfuggire qualcosa della mia vita, senza immaginare il futuro, ma presente in cui vedevo dei tasselli che si spostavano senza un perché ... tasselli di tempo e di amarezze, tasselli cresciuti senza volerlo o nati dall'orgoglio di sapermi importante nel cuore di chi ho amato ... tasselli di sicurezza e del "tutto mi è dovuto" perché mi amano ... senza tener conto che a volte l'orgoglio non serve e una bugia può dare vita a qualcosa di molto più grande che ci apparterrà.
... leggendo le parole di alcune poesie e quel mio chiedere "perdono" per colpe non fatte o per l'amore dato con troppa passione ... traspare il coraggio di ammettere la propria incapacità nel non saper far capire cosa è quel sentimento così grande e mal capito. La vita ci dona tanto... io ho avuto molto dalla vita stessa: ho avuto tanto amore da chi mi ha amato e che ho amato ...ho avuto molto più di quanto mi spettasse e molto più di quanto era lo spazio da occupare nel mio cuore ... Ho avuto tanto .... sono stato e sono un uomo fortunato ..ma non avevo capito,come non ho capito,che l'orgoglio non serve in un rapporto in cui quello stesso orgoglio non fa altro che far soffrire inutilmente.
Ho "regalato" lacrime..ma non me ne sono reso conto...ho perso tutto per il mio orgoglio... ma sono felice perché ho vissuto quello che non tutti riescono a vivere: ho vissuto d'amore."...
(riportato da un articolo scritto da Luigi Vicidomini e postato nel suo blog ("Sogni persi")
Poesie scritte da Gigi Vicidomini ("Gabbianochevola")
POESIE di Luigi Vicidomini
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Commenti
Luigi Vicidomini:
bel regalo...ho visto e ho letto.... |
_Maria Carrassi:
è stato un piacere ospitarti nella mia casa virtuale … un abbraccio ... Maria |